L’emergenza sanitaria che ha investito l’Italia e in particolar modo la Lombardia ci impone di ripensare rapidamente i servizi di accoglienza e di assistenza dedicati alle persone fragili di cui ci prendiamo cura da sempre: persone anziane spesso sole, persone senza dimora che non hanno un posto dove “restare a casa” e nessuna persona a cui chiedere aiuto, senza dimenticare chi ha familiari con disabilità o chi semplicemente è solo.

Non uscire e ridurre al minimo qualsiasi spostamento è l’unica cosa che possa consentirci di limitare il contagio e interrompere il più presto possibile l’isolamento sociale. È faticoso per tutti, non c’è dubbio, ma per qualcuno lo è anche di più.

Per questo siamo operativi da settimane per ampliare i nostri servizi assistenziali e attivarne di nuovi, vogliamo che nessuna persona fragile resti sola e sia costretta a uscire per provvedere alle proprie necessità. Ma dopo un mese di lavoro intenso adesso siamo in emergenza.

Abbiamo bisogno di volontari per supportare gli operatori impegnati in alcuni servizi essenziali:

  • strutture temporanee di accoglienza per persone senza dimora per organizzazione e distribuzione pasti e supporto attività generali
  • servizio di spesa per consegna a domicilio: preparazione spese nei punti vendita aderenti della rete Carrefour raccogliendo i prodotti dagli scaffali per poi procedere con l’impacchettamento. Della consegna si occuperanno team di nostri operatori.

Sappiamo che a Milano ci sono tante persone generose, che non faranno mancare il loro aiuto, ma ci rendiamo conto che sono giorni difficili, in cui la paura e l’incertezza rischiano di paralizzare l’intera rete, straordinaria, del volontariato e del Terzo Settore.

Lo comprendiamo e condividiamo questo stato d’animo, ma la nostra missione è più forte: dare voce e risposte ai bisogni di tutti, ancor più di chi è in difficoltà e mai come ora.

Provate per un attimo soltanto a mettervi nei panni dell’altro.
Se fosse tuo padre o tua madre ad aver bisogno? Se fossero i tuoi zii o un fratello o una sorella, un amico o un’amica, un parente? Tutte persone che vivono anche nel tuo stesso quartiere o a chilometri di distanza, poco cambia, per le quali non puoi far nulla, per la tutela della tua ma soprattutto della loro salute.

Ecco, se pensiamo anche a solo una di queste ipotesi, noi non abbiamo dubbi: vorremmo che ci fosse qualcuno disposto a sfidare quella paura e quell’incertezza per aiutare chi da solo non può farcela. Solo così, davvero, potrà andare tutto bene per tutti.

Rispondi ora al nostro appello, invia la tua candidatura per diventare volontario e aiutaci a diffonderlo.

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